The African Secret

Il Botswana, “il segreto meglio conservato dell’Africa”, è ancora oggi una terra incontaminata dove la natura regna incontrastata e dove l’opera dell’uomo è stata limitata e controllata per contenere al massimo gli effetti spesso distruttivi del turismo di massa. L’attrattiva principale, il delta dell’Okavango, è una vera e propria oasi che ha creato, in un ambiente desertico, un intreccio di paludi, fiumi, savana, foreste fluviali di palme, lagune e isole.


Okavango

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Chobe N.P.

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informazioni utili botswana moremi game reserve

Moremi G. R.

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Makgadikgadi

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Kalahari

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Savuti

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Informazioni Utili sulla Destinazione

Il Botswana, “il segreto meglio conservato dell’Africa”, è ancora oggi una terra incontaminata dove la natura regna incontrastata e dove l’opera dell’uomo è stata limitata e controllata per contenere al massimo gli effetti spesso distruttivi del turismo di massa. L’attrattiva principale, il delta dell’Okavango, è una vera e propria oasi che ha creato, in un ambiente desertico, un intreccio di paludi, fiumi, savana, foreste fluviali di palme, lagune e isole.

La Moremi Game Reserve, all’estremità orientale del delta, copre 3000 kmq proprio in mezzo al delta e per salvaguardarne la fauna, è stata ufficialmente isolata dal resto della regione. Gli habitat naturali sono numerosi e vanno dai boschi di mopane e acacie alla savana arida, dalle foreste fluviali alle praterie alluvionali, dalle paludi ai corsi d’acqua permanenti alle lagune e le isole.

Chobe National Park, nella parte nord-orientale del Botswana, ospita un maggior numero di animali rispetto alle altre riserve del paese, tra cui elefanti, leoni, ghepardi, ippopotami, bufali, giraffe, antilopi, sciacalli, facoceri, iene, coccodrilli, lontre, zebre e ogni sorta di uccello.

Makgadikgadi Pans è caratterizzato da due delle più vaste depressioni vestigia di un antico lago salato. Queste depressioni giocano un importante ruolo per la sopravvivenza animale.

Le sabbie del Kalahari ricoprono l’80% del paese. Si tratta di un deserto insolito ed unico fatto di sconfinate distese, di cieli tersi, di praterie, di dune coperte di bassa vegetazione, di savana, di boscaglia e foreste, di pozze, un paesaggio incredibilmente vario e suggestivo. La regione del Savuti comprende la depressione di Mababe, ovvero, ciò che resta del “super lago” che un tempo ricopriva gran parte del Botswana settentrionale. Questa regione, dai violenti colori africani e i panorami mozzafiato, trasmette un caratteristico senso di vuoto tutt’altro che deludente.

Oggi il Botswana gode di un’economia stabile, grazie all’esportazione dei diamanti e di una democrazia (frutto dell’indipendenza ottenuta solo nel 1966) animata da politiche pragmatiche ed ideologie progressiste davvero incredibili per quello che, prima dell’indipendenza, era uno dei 10 paesi più poveri al mondo.

ll Botswana è attraversato nella parte centro-meridionale dal Tropico del Capricorno e presenta quindi un clima di tipo subtropicale. La stagione invernale va da maggio a settembre e presenta temperature variabili, con giornate in genere calde, secche e soleggiate e notti in cui la colonnina di mercurio può arrivare a sotto zero. Il periodo più secco è di norma compreso tra luglio e agosto. La stagione estiva, da novembre a marzo, presenta temperature piuttosto elevate, talvolta superiori ai 43°C, con rovesci frequenti, con i massimi picchi a gennaio e febbraio. Le precipitazioni sono comunque imprevedibili e variano molto a seconda delle regioni: diminuiscono più ci si sposta verso sud e ovest. Di solito l’inverno australe è il periodo migliore per osservare gli animali, che data la scarsità di acqua devono uscire allo scoperto per abbeverarsi.

Si raccomanda di verificare sempre la validità dei documenti richiesti per l’espatrio. Per i cittadini non in possesso di passaporto italiano si consiglia di verificare i documenti richiesti attraverso le autorità competenti. I turisti che entrano in Botswana devono essere in possesso di un passaporto valido con scadenza di almeno sei mesi dalla data di effettuazione del viaggio con 2 pagine libere qualora il viaggio comprenda anche una visita in Sudafrica.

È sempre consigliabile consultare il proprio medico di fiducia o il Servizio d’igiene e sanità pubblica dell’ASL prima di intraprendere il viaggio. è consigliata la profilassi antimalarica ed è obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori che provengono da una zona considerata infetta (paesi del Centro Africa e dell’America del Sud). Si ricorda comunque che la profilassi antimalarica non impedisce di contrarre la malattia, ma ne uccide i parassiti durante il loro stadio di sviluppo riducendo considerevolmente il rischio di ammalarsi. È fortemente consigliata la dotazione di repellenti antizanzare. Suggeriamo di premunirsi dall’Italia di disinfettanti intestinali e compresse influenzali per eventuali disturbi dovuti a cambiamenti climatici.

Hirondelle fornisce ai propri clienti una copertura assicurativa di base per le spese mediche tramite una polizza (fornita con pacchetti di volo e i servizi a terra) stipulata con la compagnia “Filo diretto Assicurazioni S.p.A.”, le cui condizioni sono riportate nel contratto di viaggio. In caso di necessità consigliamo seguire le istruzioni riportate nella cedola assicurativa.

Il Botswana è due ore avanti rispetto all’ora di Greenwich (GMT) e un’ora avanti rispetto all’Italia. Quando il nostro paese adotta l’ora legale, da aprile ed ottobre, Italia e Botswana hanno la stessa ora.

La valuta del paese si chiama Pula (P) e viene suddivisa in 100 thebe (T). 1 Euro corrisponde a circa 12 Pula.

La lingua ufficiale del paese è l’inglese, usato comunemente nei dipartimenti del governo e nelle principali attività economiche. La lingua più diffusa però è il setswana.

Per telefonare in Botswana dall’Italia digitare il prefisso internazionale 00267 seguito dal prefisso della città senza lo zero e dal numero telefonico dell’abbonato. Viceversa, per telefonare in Italia, digitare il prefisso internazionale 0039 seguito dal prefisso telefonico della città con lo zero e dal numero dell’abbonato.

La corrente elettrica è di 220/230 V. Le spine possono essere di tipo sudafricano, con tre grandi spinotti tondi o di tipo inglese più piccolo, con tre spinotti rettangolari. Si consiglia di munirsi di un adattatore universale.

Principali Attrazioni

Il delta dell’Okavango si allarga a ventaglio nel Botswana nord-occidentale. Il fiume Okavango, con i suoi 1430 km è il terzo fiume più lungo dell’Africa meridionale ed è descritto come ‘il fiume che non incontra mai il mare’. Il fiume infatti scompare in un labirinto di lagune, canali e isole e va a formare il più ampio delta interno del mondo. Il delta contiene circa il 95% di tutta l’acqua superficiale del Botswana e tutta l’area brulica letteralmente di animali: uccelli, a migliaia, ma anche elefanti, zebre, bufali, gnu, giraffe, ippopotami e kudu.

Questo parco ricopre una superficie di 11.000 kmq nella parte nord-orientale del Botswana ed ospita un maggior numero di animali rispetto alle altre riserve del paese. Gli elefanti sono la principale attrattiva del parco, ma qui avrete anche un’ottima occasione di vedere leoni, ghepardi, ippopotami, bufali, giraffe, antilopi, sciacalli, facoceri, iene, coccodrilli, lontre, zebre e ogni sorta di uccello. Kasane, situata all’estremità settentrionale del parco, è il punto d’accesso alla zona, nonché il centro amministrativo della riserva. La cittadina non offre molte attrattive, ma è comunque una buona base per le visite rapide: chi utilizza l’aereo atterra qui. Chi ha poco tempo a disposizione potrà effettuare l’escursione più popolare, ovvero la crociera o la gita in automobile lungo le sponde del fiume, dove si radunano gli animali.

La Moremi Game Reserve (chiamata anche Moremi Wildlife Reserve), all’estremità orientale del delta, copre 3000 kmq proprio in mezzo al delta e per salvaguardarne la fauna, è stata ufficialmente isolata dal resto della regione. Le sue “isole” più importanti sono Chiefs Island, accessibile in mokoro dai lodge del delta interno e la Moremi Tongue all’estremità orientale della riserva, raggiungibile per lo più in fuoristrada. Gli habitat naturali sono numerosi e vanno dai boschi di mopane e acacie alla savana arida, dalle foreste fluviali alle praterie alluvionali, dalle paludi ai corsi d’acqua permanenti alle lagune e le isole.

Denominato anche il “Great Nothing” a Sud est di Maun, è caratterizzato da due delle più vaste depressioni vestigia di un antico lago salato. Queste depressioni giocano un importante ruolo per la sopravvivenza animale. Trattenendo l’acqua piovana favoriscono il fiorire di una bassa vegetazione richiamo di congregazioni animali. Nella stagione secca gli animali si concentrano nella zona ovest lungo il fiume Boteti; dalla metà di novembre le pozze si riempiono di acqua fino ad aprile/maggio attirando centinaia di uccelli come fenicotteri, pellicani, anatre, oche. In questo periodo, inoltre, vi è abbondanza di zebre e gnu, oltre a varie specie di antilopi, leoni e iene che migrarono in questa zona.

Le sabbie del Kalahari ricoprono l’80% del paese. Si tratta di un deserto insolito ed unico fatto di sconfinate distese, di cieli tersi, di praterie, di dune coperte di bassa vegetazione, di savana, di boscaglia e foreste, di pozze, un paesaggio incredibilmente vario e suggestivo. Gli abitanti originari del Botswana, i San, sostengono che di notte “si sentono cantare le stelle”. La Central Kalahari Game Reserve con i suoi 52.800 Kmq è l’area protetta più estesa del continente africano e ospita antilopi, gnù, springbok, kudu, giraffe, iene, facoceri, ghepardi, cani selvatici, leoni e altri.

La regione del Savuti comprende la depressione di Mababe, ovvero, ciò che resta del “super lago” che un tempo ricopriva gran parte del Botswana settentrionale. La zona comprende le paludi di Savuti, che si prosciugarono inspiegabilmente nel 1880 per poi riempirsi nuovamente d’acqua tra il 1957 e il 1982 ed il Magwikhwe Sand Ridge, un crinale largo 180 mt e lungo più di 100 km, che un tempo si pensa fosse una spiaggia della riva occidentale del ”superlago”. Questa regione, dai violenti colori africani e i panorami mozzafiato, trasmette un caratteristico senso di vuoto tutt’altro che deludente. La fauna, specie da novembre a maggio, domina completamente il paesaggio: l’intera zona brulica di elefanti e leoni, con i licaoni e le iene che si aggirano in mezzo a sconfinati branchi di bufali, di zebre, di impala e di antilopi di varie specie. Sono inoltre state catalogate oltre 350 specie di uccelli.

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