A partire da: € Su richiesta

Durata: 13 giorni

Date di partenza su richiesta

Nairobi: Fairmont Norfolk Hotel 5* o Southern Sun Mayfair 5*
Mount Kenya: Serena Mountain Lodge
Lake Naivasha: Enashipai Resort
Masai Mara National Park: Sarova Mara Game Camp
Amboseli National Park: Ol Tukai Lodge
Lake Manyara National Park: Acacia Farm House
Serengeti National Park: Serengeti Kati Kati
Ngorongoro Conservation Area: Oldeani Lodge

– 12 notti negli hotel/lodge indicati con prima colazione
– Pensione completa dal 2° al 12° giorno
– Trasferimenti
– Safari ed ingressi nei parchi indicati

– Voli intercontinentali
– Bevande ai pasti
– Visto d’ingresso
– Extra personali
– Tutto quanto non menzionato ne “la quota comprende”

Itinerario

Arrivo all’aeroporto internazionale di Nairobi, incontro con l’autista e trasferimento all’hotel. Tempo a disposizione. Pernottamento.

Colazione di prima mattina e partenza alle ore 8:00 verso il Mount Kenya National Park. Arrivo al lodge e pranzo. Resto della giornata a disposizione per ammirare dal balcone i numerosi animali che passano vicino al lodge. Cena e pernottamento.
Seconda montagna dell’Africa dopo l’imponente Kilimanjaro che si trova in Tanzania, il Mont Kenya offre straordinari panorami. Alto 5.199 mt con un suolo vulcanico, presenta al di sopra dell’area coltivata sei tipi di vegetazione: -la foresta tropicale umida da 2.100 a 2.400 mt con grandi alberi rampicanti e felci arborescenti; -la foresta di bambù da 2.400 a 2.800 mt, una foresta impenetrabile dove i bambù arrivano fino ai 12 metri di altezza; -la foresta umida da 2.800 a 3.000 mt dove cresce l’Hagenia abyssinica, una pianta bellissima; -la zona delle brughiere giganti da 3.000 a 3.300 mt con l’erica gigante (4 metri); -la zona alpina da 3.300 a 4.300 mt coperta da lobelie giganti, piante con fiori a spiga dai colori blu e viola, che si mischiano alle enormi cinerarie dalle foglie imponenti. Il tutto con alla base tappeti di fiori rosa, ne fanno un panorama fantastico; -la zona glaciale oltre i 4.300 mt la vegetazione è rada, a questa altitudine fra pietre e rocce battute dal vento, sopravvivono solamente piccole piante e licheni. Anche la fauna è numerosa soprattutto ai livelli inferiori: scimmie, elefanti, bufali, giraffe e moltissimi uccelli dai colori incredibili.

Dopo la colazione, partenza verso il Lake Nakuru National Park per un safari. Pranzo al Sarova Lion Hill Game Lodge e a seguire continuazione del safari mentre si esce dal parco per arrivare al Lake Naivasha. Arrivo al lodge, cena e pernottamento.
Istituito nel 1961 come riserva ornitologica grazie al lago Nakuro che ospita migliaia di uccelli e fenicotteri rosa e numerose specie animali quali gazzelle, antilopi, zebre, bufali, babbuini, struzzi, sciacalli, facoceri, rinoceronti bianchi e neri, Nakuro è considerato un vero spettacolo della natura. Il parco è anche il luogo privilegiato per osservare le eleganti giraffe di Rothschild dalle “calze bianche” ed ospita anche un piccolo numero di leoni e leopardi.

Dopo la colazione, partenza verso la Masai Mara National Reserve. Dopo il pranzo, safari all’interno della riserva. Rientro al lodge, cena e pernottamento.
Il Masai Mara è il parco più frequentato e più conosciuto del Kenya, grazie anche ai numerosi interventi mediatici, giornalistici e documentari. È la continuazione naturale del Serengeti in Tanzania e oggigiorno essendo ancora abitato dalla popolazione Masai, ufficialmente non è “parco nazionale”. In questa riserva è possibile avvistare i famosi “big five”. Il Mara sorge ad un’altezza di 1.650 mt ed esteso per 1800 kmq, è caratterizzato da dolci colline, morbide pianure che si susseguono a perdita d’occhio, punteggiate di boschetti di acacie africane con le loro chiome ad ombrello e da alberi isolati. Il nome Mara si suppone derivi dalla lingua masai “maa” che significa chiazzato. A nord-ovest la riserva è circondata da Esoit Oloololo, che culmina i 2.000 mt, utilizzata come ambientazione di parecchie scene del film “La mia Africa”. Al centro e verso est le vaste pianure con paesaggi pieni di sfumature e scorci sempre diversi, regalano incontri emozionanti con gli animali. Infine ad est, il territorio si fa più movimentato con le Ngama Hills. La vicinanza al lago Vittoria, influisce molto sulle condizioni metereologiche.

Intera giornata per esplorare la riserva con safari effettuati di prima mattina e nel pomeriggio. Tempo a disposizione per godersi un pò di relax al lodge. Cena e pernottamento.

Dopo la colazione, partenza verso il Lake Naivasha. Arrivo al lodge e pranzo. A seguire, gita in barca sul lago con possibilità di avvistamenti di animali. Cena e pernottamento al lodge.

Dopo la colazione, partenza verso l’Amboseli National Park. Arrivo al lodge e pranzo. Al termine del pranzo si effettuerà un safari all’interno del parco. Rientro al lodge, cena e pernottamento.
L’Amboseli è, a parità del Masai Mara, il parco più conosciuto del Kenya ed anche il più antico. Spesso l’immagine di questo parco si trova immortalata nelle cartoline con grandi branchi di elefanti intenti ad ingerire quantità enormi d’erba. Lo spettacolo però visto dal vivo è uno dei più emozionanti ed indimenticabili. Numerosi sono stati gli scrittori affascinati da questo luogo di smisurata bellezza; Hemingway per esempio ha preso ispirazione da questi luoghi per il suo romanzo “Le nevi del Kilimanjaro”. Il delicato equilibrio del parco è minacciato dagli elefanti che consumando 150 kg di erba al giorno e dal fenomeno fisico-chimico dell’affioramento delle acque alcaline; nel periodo della siccità, infatti, l’intensa evaporazione provoca un enorme accumulo di sale sulla superficie, dannoso per la vegetazione e le radici delle acacie. Per la salvaguardia di questo inestimabile patrimonio naturale, sono vietati i percorsi fuori pista (divieto che purtroppo non viene sempre rispettato), posto che tra il 1970 ed il 1980, l’ininterrotto passaggio di minibus turistici ha consumato il sottile strato di terra che ricopre il deposito magmatico.

Intera giornata per esplorare il parco con safari effettuati di prima mattina e nel pomeriggio. Tempo a disposizione per godersi un pò di relax al lodge. Cena e pernottamento.

Dopo la colazione, partenza per il Lake Manyara National Park attraversando il Namanga border (l’autista/guida si occuperà della burocrazia per l’entrata in Tanzania) e arrivo ad Arusha per il pranzo. A seguire, partenza verso il Lake Manyara con safari incluso durante il tragitto. Al termine, arrivo al lodge, cena e pernottamento.
Il lago Manyara è un lago d’acqua alcalina situato nella parte settentrionale della Tanzania, 100 a sud-ovest di Arusha, ai piedi dell’Escarpment occidentale della Great Rift Valley. È lungo circa 50 km e largo 16 km, con una superficie complessiva di circa 230 kmq. Il lago e una parte del territorio circostante formano l’area naturale protetta del Lake Manyara National Park. Il lago e la zona circostante, inclusa nel parco nazionale, costituiscono un ecosistema rinomato per la ricchezza di specie vegetali e animali. La vegetazione è molto varia, con zone di foresta primaria, foresta a galleria e savana, oltre alla vegetazione lacustre. La fauna comprende numerosi elefanti, babbuini, gnu, zebre, giraffe, ippopotami e altre specie. L’abbondanza di avifauna rende il lago un vero paradiso per il bird watching. Particolarmente noti sono i leoni del Manyara, che hanno in questa zona l’abitudine di arrampicarsi sugli alberi (comportamento che si osserva molto raramente altrove), e i grandi stormi di fenicotteri rosa.

Dopo la colazione, partenza per il Serengeti National Park. Arrivo al lodge e pranzo. Nel pomeriggio safari all’interno del parco. Rientro al lodge per la cena ed il pernottamento.

Intera giornata per esplorare il parco con safari effettuati di prima mattina e nel pomeriggio. Tempo a disposizione per godersi un pò di relax al lodge. Cena e pernottamento.
Serengeti, che in lingua masai significa “terra arida ed estesa”, è senza dubbio uno dei parchi più grandiosi e straordinari d’Africa. Con i suoi 14.766 km quadrati (poco meno della superficie della Campania) ad un’altitudine fra i 1000 e i 2000 mt è grande otto volte la vicina Riserva di Masai-Mara in Kenya. Protetto sin dal 1929, periodo in cui i cacciatori sportivi potevano spadroneggiare, fu dichiarato parco nazionale nel 1951 ed insieme al Ngorongoro, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e riserva internazionale della biosfera. Sulle sue sconfinate pianure si rinnova continuamente uno dei cicli naturali più imponenti della terra: la transumanza degli animali. Decine di migliaia di animali ungulati, guidati dai primordiali ritmi della sopravvivenza, si spostano continuamente alla ricerca di pascoli freschi. I più numerosi sono gli gnu, con oltre un milione di esemplari, che offrono uno degli spettacoli più sbalorditivi della natura. L’incessante movimento si muove in senso quasi orario e si concentra nel parco nel periodo tra aprile e giugno, verso la fine delle piogge lunghe, prima di lasciare le aride pianure del Serengeti per spostarsi verso nord, nei pascoli freschi ed umidi del Masai Mara Game Reserve in Kenya dove arriva circa in luglio/agosto. Tra questi mesi e ottobre il grosso della transumanza è concentrato nel Masai Mara. Tra la fine di ottobre ed i primi di novembre, i pascoli del Masai Mara sono quasi esauriti e la transumanza riprende in direzione del Serengeti settentrionale ed orientale, seguendo l’erba fresca portata dalla piogge brevi. Da dicembre a marzo, la migrazione si ferma sui pascoli delle pianure del Serengeti e nella parte occidentale del Ngorongoro, dove rimane sino all’arrivo delle piogge grosse. Gli gnu approfittano di questa lunga pausa per partorire e mettono alla luce quasi mezzo milione di nuovi nati ogni anno. Ad aprile il ciclo riprende nuovamente. Il Serengeti è anche famoso per i suoi numerosi predatori, che prosperano grazie alla presenza massiccia di animali durante la transumanza, in particolare leoni, ghepardi, leopardi, iene maculate e sciacalli. Ci sono anche zebre, giraffe, gazzelle Thompson e Grant, antilopi, impala, facoceri ed una grande varietà di uccelli tra cui gli avvoltoi di cui si trovano ben sei specie. Il parco merita di essere visitato in qualsiasi periodo dell’anno; il periodo più arido va da giugno a ottobre e da metà dicembre a gennaio / primi di febbraio. Le intermittenti piogge brevi cadono tra novembre e dicembre, mentre le piogge lunghe vanno da febbraio / marzo alla fine di maggio. La transumanza più massiccia passa dal Serengeti tra dicembre e luglio.

Dopo la colazione, partenza per il Cratere di Ngorongoro. All’arrivo si effettuerà un safari con pranzo al sacco. Trasferimento al lodge per la cena ed il pernottamento.
Il celeberrimo Cratere di Ngorongoro è soltanto una parte di un’area molto più vasta di ecosistemi correlati tra loro che comprende gli Altopiani del Cratere, ampie distese di pianure, praterie, boscaglia e foresta. L’intera Ngorongoro Conservation Area, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e classificata Riserva Internazionale della biosfera, occupa una superficie di circa 8.300 kmq. Vicino al suo centro si trova la Gola di Olduvai, dove sono stati rinvenuti interessanti fossili; mentre ad ovest si estendono i laghi alcalini di Ndutu (che in realtà è già nel Serengeti) e di Masek che sono degli ottimi punti di osservazione degli animali nel periodo tra dicembre ed aprile, quando sono praticamente invasi dagli gnu a seguito della famosa transumanza. Ad est dell’area protetta sorgono una serie di crateri e di vulcani per la maggior parte inattivi e ancora più ad est, si trova il misterioso sito archeologico di Engaruka. Lungo il confine meridionale vi è il Lago Eyasi, uno dei laghi salati della Rift Valley, mentre a nord-est troviamo l’alcalino Lago Natron. All’interno di questo vero giardino dell’Eden, il famoso cratere a 2.300 mt di altitudine, è un gioiello di incomparabile bellezza. Si tratta di una vera caldera, un vasto cratere formatosi a seguito dell’esplosione del camino di un vulcano, ostruito dalla lava. Al suo interno accoglie diversi tipi di paesaggi (steppe erbose, ruscelli, laghi, piccole foreste e alture) ed è l’habitat ideale per migliaia di animali tra cui leoni, elefanti, bufali, gnu, gazzelle di Thompson, zebre e antilopi. La zona offre buone possibilità di avvistare i “big five” (i cinque grandi mammiferi, ovvero: leone, elefante, leopardo, rinoceronte e bufalo) nonchè il raro rinoceronte nero e numerosi uccelli. Gli animali e gli uccelli dividono lo spazio con la popolazione masai, una delle tribù più pittoresche della Tanzania, gruppo di pastori nomadi che ancor oggi vivono secondo usi e costumi di secoli fa.

Dopo la colazione, partenza verso Arusha e trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di proseguimento.

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