Magica Natura

Il Cile conta numerosissimi parchi naturali di estrema importanza che costituiscono un importante richiamo per il turismo nazionale: tra i più grandi vi sono il Parque Nacional Torres del Paine, il Parque Nacional Laguna San Rafael e il Parque Nacional Alerce Andino, alcuni arrivano ad oltrepassare il confine argentino. Nei parchi sopracitati si possono ammirare specie animali e vegetali in via d’estinzione come il puma, il condor cileno, la vigogna (famiglia degli alpaca), etc. Tra le specie vegetali vi sono arbusti lungo la costa e boschi di faggi verso le catene montuose, mentre a nord, nel deserto, la vegetazione è pressoché assente.


Santiago

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informazioni utili cile deserto atacama

Atacama

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Valparaiso

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Vina del Mar

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Araucania

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Alerce

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San Rafael

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Punta Arenas

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Torres del Paine

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Puerto Natales

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Rapa Nui

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Informazioni Utili sulla Destinazione

Il Cile offre una varietà paesaggistica unica al mondo e ogni stagione risulta ideale per una visita. In questo meraviglioso paese che si estende sulla costa occidentale dell’America Latina sono presenti numerosissimi parchi naturali di estrema importanza, che costituiscono un importante richiamo per il turismo nazionale: tra i più grandi vi sono il Parque Nacional Torres del Paine, il Parque Nacional Laguna San Rafael e il Parque Nacional Alerce Andino. In questi parchi si possono ammirare specie animali e vegetali in via d’estinzione come il puma, il condor cileno, la vigogna (famiglia degli alpaca), etc. Tra le specie vegetali vi sono arbusti lungo la costa e boschi di faggi verso le catene montuose, mentre a nord, nel deserto, la vegetazione è pressoché assente. Il Cile può essere abbinato all’Argentina per scoprire le meraviglie naturali della Patagonia, all’Isola di Pasqua per trascorrere alcuni giorni fra i moai, alle Galapagos per rilassarsi ed avvistare una vibrante fauna acquatica, ed a tutti gli altri paesi confinanti per vivere un viaggio da sogno di alcune settimane.

Santiago del Cile è il centro più importante nonché la capitale del Cile. Si tratta di una città di grandi dimensioni, la settima più popolata di tutto il Sud America. Rappresenta una città di grande fascino, oltre che di importanza strategica perché qui si svolgono tutte le attività finanziarie, economiche, politiche e culturali del Paese. Santiago è un centro molto apprezzato e vanta il titolo di prima città dell’America Latina per qualità della vita. Si trova nella Valle Centrale, tra le due cordigliere, non troppo lontano dall’Oceano pacifico, grazie ai porti di Valparaíso e di San Antonio che si trovano a poca distanza. È situata ai piedi delle Ande, che offre scenari bellissimi grazie anche al clima mediterraneo ed alla fertilità del territorio dovuta a residui lavici delle eruzioni vulcaniche. A tutto questo si sommano gli interessanti edifici che la città ospita: ogni angolo della città sembrerà raccontarvi un pezzo di storia di questa bellissima capitale sudamericana. San Pedro de Atacama è un villaggio che sorge proprio nel deserto dell’Atacama, vicino ai confini con la Bolivia e l’Argentina, presso un’oasi posta sul lato settentrionale di un lago salino quasi completamente prosciugato. Oggi san Pedro De Atacama è una meta turistica di primaria importanza grazie al superbo paesaggio nel quale la località è immersa, con il vulcano Licancàbur e la Valle de la Luna. Adagiata lungo la costa, ad un centinaio di chilometri da Santiago, Valparaíso è la capitale dell’omonima regione e il secondo porto del Cile in ordine d’ importanza. Sedici funicolari costruite tra fine Ottocento e inizio Novecento collegano le due parti e costituiscono una delle attrattive più originali. Viña del Mar è caratteristica per spiagge, i lussuosi casinò e le molteplici attività d’intrattenimento. La regione di Araucania e la Regione dei Laghi sono tra le più belle regioni del Cile, con vulcani, ghiacciai, foreste e cascate dominati dalla Cordillera Andina. Situata sulla costa a nord dello Stretto di Magellano, Punta Arenas è una città pulita e moderna con una storia inusuale basata sul commercio marittimo, sull’allevamento di pecore e più recentemente sull’estrazione di petrolio. È il punto di partenza più comune per le crociere marittime verso la Terra del Fuoco, i fiordi e i ghiacciai della Patagonia.

La varietà geografica del Cile rende ogni stagione ideale per una visita. La verdeggiante primavera (da settembre a novembre) e la stagione del raccolto autunnale (dalla fine di febbraio ad aprile) sono i periodi migliori per recarsi a Santiago e nella zona centrale del Paese, mentre le rinomate attrattive naturali come il Parque Nacional del Paine, a Magallanes, e la regione dei laghi danno il meglio in estate (da dicembre a marzo). Altra meta amata dai viaggiatori è l’Isola di Pasqua, la quale offre un tipico clima fresco.

Si raccomanda di verificare sempre la validità dei documenti richiesti per l’espatrio. Per i cittadini non in possesso di passaporto italiano si consiglia di verificare i documenti richiesti attraverso le autorità competenti. Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto valido almeno 6 mesi dalla data d’ ingresso nel paese.

È sempre consigliabile consultare il proprio medico di fiducia o il Servizio d’Igiene e sanità pubblica dell’ASL prima di intraprendere il viaggio. Non sono richieste vaccinazioni particolari. Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è necessario soltanto per quei visitatori provenienti da aree infette (Africa centrale e America Latina). Non è obbligatoria nessuna vaccinazione, ma suggeriamo comunque di premunirsi dall’Italia di disinfettanti intestinali e compresse influenzali per eventuali disturbi dovuti a cambiamenti climatici.

Hirondelle fornisce ai propri clienti una copertura assicurativa di base per le spese mediche tramite una polizza (fornita con pacchetti di volo e i servizi a terra) stipulata con la compagnia “Filo Diretto Assicurazioni S.p.a.”, le cui condizioni sono riportate nel contratto di viaggio. In caso di necessità consigliamo seguire le istruzioni riportate nella cedola assicurativa. Se vi ammalate il servizio sanitario pubblico è gratuito sia per i residenti che per i visitatori anche se i tempi di attesa possono essere lunghi. Gli ospedali non mancano ed in alternativa vi sono diverse cliniche private.

L’ora in Cile è di -4 ore rispetto GMT, quindi -5 ore rispetto all’ Italia. L’ora di Rapa Nui è di -2 ore rispetto al Cile.

La lingua ufficiale è lo spagnolo. In alcune strutture come alberghi, negozi, banche ed uffici turistici si parla l’inglese, ma purtroppo non è una lingua molto parlata dalla maggior parte della popolazione. Fa eccezione l’isola di Rapa Nui dove si parla l’omonimo idioma di origine polinesiane.

La moneta attualmente in corso è il peso cileno. 1 Euro è par a circa 762 pesos cileni.

Il funzionamento dei telefoni in Cile è ottimo. Il prefisso per telefonare in Cile dall’ Italia è 0056; per chiamare dal Cile in Italia invece 0039.

Elettricità standard di 220 Volts, 50 Hz. Le spine sono di modello europeo, a due o tre punte.

Principali Attrazioni

Santiago del Cile è il centro più importante nonché la capitale del Cile. Si tratta di una città di grandi dimensioni, la settima più popolata di tutto il Sud America e la 35a area più affollata di tutto mondo. Rappresenta una città di grande fascino, oltre che di importanza strategica perché qui si svolgono tutte le attività finanziarie, economiche, politiche e culturali del Paese. Santiago è un centro molto apprezzato e vanta il titolo di prima città dell’America Latina per qualità della vita. Collocata a oltre 500 metri di altezza sul livello del mare, sullo sperone di San Cristobal, Santiago fu fondata nella prima metà del 1500 per motivi di difesa. Nel corso degli anni e dei secoli assunse sempre maggior potere, divenendo in poco tempo un centro industriale di primo ordine. La bellezza di Santiago si articola su due aspetti diversi che rendono questo centro di immenso fascino: la posizione geografica e la lunga lista di luoghi di interesse storico e artistico.

Santiago si trova nella Valle Centrale, tra le due cordigliere, non troppo lontano dall’Oceano pacifico, grazie ai porti di Valparaíso e di San Antonio che si trovano a poca distanza. E’ situata ai piedi delle Ande, che offre scenari bellissimi grazie anche al clima mediterraneo ed alla fertilità del territorio dovuta a residui lavici delle eruzioni vulcaniche. A tutto questo si sommano gli interessanti edifici che la città ospita: ogni angolo della città sembrerà raccontarvi un pezzo di storia di questa bellissima capitale sudamericana. Si va dai parchi all’arco di trionfo, agli edifici coloniali, passando per i molti musei imperdibili per gli appassionati di storia, natura e arte. E ancora i grattacieli che dominano lo skyline di questa città e che la rendono così attuale, moderna e cosmopolita. Sebbene la città sia molto grande e molto popolata, il centro storico, il cuore di Santiago, è in realtà molto piccolo e delimitato a nord dal Río Mapocho: questa è senza ombra di dubbio la prima parte da visitare della città, rigorosamente a piedi.

Considerata spesso un’unica città, Santiago del Cile è in realtà è una conurbazione che comprende il territorio di 37 comuni. Oltre al centro, pieno di moderni grattacieli, sono da menzionare i quartieri di Providencia, Las Condes ed el Bosque situati l’uno appresso all’altro a nord est del centro. Cuore del centro è la Plaza de Armas circondata dalla cattedrale, l’ufficio centrale delle Poste, un tempo sede del governatore e il Palacio de la Real Audiencia che oggi accoglie il museo Histórico Nacional. Altra piazza importante del centro è Plaza de la Ciudadanía, in corrispondenza della fermata metro “La Moneda”. La piazza è dominata dal Palacio de La Moneda, residenza del presidente della repubblica cilena. Appena a nord del centro, si trova invece Providencia. Quest’ultimo è un quartiere che si estende intorno alla vivace e colorata Bellavista, famosa per i suoi ristoranti, gli artisti che spesso la visitano e la casa di Pablo Neruda. Per i vostri acquisti, oltre i numerosi centri commerciali di Santiago, potete indirizzarvi al Centro Artesanales Los Dominicos in Calle Apoquindo, dove negozi stanno all’interno di un villaggio ricostruito di epoca coloniale ed espongono capi di abbigliamento tradizionale come poncho e oggetti d’antiquariato. Per muoversi all’interno della città è attivo l’efficiente servizio della Metropolitana, basato su cinque linee. Si tratta della metropolitana più estesa dell’America Latina.

Dintorni di Santiago

Importanti siti vicini a Santiago comprendono Pomaire, a sud-est, dove vengono prodotte delle colorate ceramiche di ottimo livello; Cajon del Maipo, un lungo Canyon che si trova a sud-est della capitale dove si possono praticare alcune attività sportive quali arrampicate, rafting, bicicletta e sci. Pirque, posto vicino al Canyon ospita l’azienda vinicola più grande del Cile, la Vina Concha y Toro. Inoltre più piccoli ma non meno importanti ci sono un piccolo centro sciistico a più di 2000 metri d’altezza (Lagunillas), una riserva naturale privata (le Cascadas de las Animas), il parco nazionale di El Morado, Termas de Colina, una località ricca di sorgenti calde. Infine, nei dintorni della capitale si possono trovare numerosi centri sciistici che sorgono a più di 3000 metri d’altezza. Il più famoso è il Portillo che ha anche ospitato le gare di Coppa del Mondo di sci.

Si tratta di un villaggio che sorge proprio nel deserto dell’Atacama, vicino ai confini con la Bolivia e l’Argentina, presso un’oasi posta sul lato settentrionale di un lago salino quasi completamente prosciugato. Oggi san Pedro De Atacama è una meta turistica di primaria importanza grazie al superbo paesaggio nel quale la località è immersa, con il vulcano Licancàbur e la Valle de la Luna. Sulla piazza principale si può ammirare la Casa Incaica, realizzata nel 1540; sull’altro lato della piazza si affaccia la coloniale Iglesia San Pedro. Ma l’attenzione principale della città è senza dubbio il Museo Gustavo Le Paige, allestito da un prete belga negli anni cinquanta, in cui sono conservati numerosi reperti di vita quotidiana indigena, come tessuti, ceramiche ed utensili. Principale attrazione sono le mummie pre-ispaniche giunte fino a noi grazie a un processo di conservazione naturale. Periodicamente sono allestite mostre sulla conquista degli inca, l’invasione spagnola e le popolazioni locali. A 3 km da San Pedro si trova Pukarà de Quitor, un insieme di fortificazioni indios risalenti al XII secolo che costituirono anche l’estrema difesa contro Pedro de Valdiva. Le Termas de Puritama sono sorgenti calde di origine vulcanica che sorgono alla temperatura di circa 33° C, creando un fitto reticolo di cascatelle. Praticamente sul confine boliviano, a 4300 km di altezza sul livello del mare, si incontra un’ampia distesa di gayser che offre uno spettacolo emozionante, chiamata Geyser de El Tatio.

Molto particolare è la vendita di foglie di coca che possono essere utilizzate per combattere il mal di montagna durante le visite ai Geyser del Tatio. Si può godere di una splendida vista del campo geotermico al sorgere del sole da 4.300 metri sul livello del mare. I geyser sono una delle attrazioni turistiche più famose della zona. Sulla via del ritorno, concedetevi una rilassante visita alle Puritama Hot Springs. A sud est di San Pedro, vi imbatterete in una serie di attrazioni: la città di Toconao, l’Atacama Salina e il Chaxa laguna, che ospita fenicotteri e altre specie di uccelli. Alcune destinazioni sono più visitate al tramonto, come la Valle de la Luna e la Valle de la Muerte. Entrambi offrono splendidi colori mutevoli che li rendono perfetti per la fotografia. È possibile raggiungere entrambi i luoghi da San Pedro in bicicletta. Tutti questi siti sono parte della Riserva Nazionale Los Flamencos, i cui quasi 74.000 ettari sono divisi in sette settori, ognuno dei quali contiene diversi ambienti naturali. È possibile esplorarli tutti tramite visite guidate. San Pedro de Atacama offre una serie di pub e ristoranti dalla cucina eccellente accanto a luoghi spettacolari e adatti a escursioni di tutti i tipi.

Adagiata lungo la costa, ad un centinaio di chilometri da Santiago, Valparaíso è la capitale dell’omonima regione e il secondo porto del Cile in ordine d’ importanza. La città è divisa in due parti abbastanza distinte: la città bassa con il porto e i quartieri finanziari e commerciali, e la città alta, dove si trova l’antico centro cittadino con lunghe stradine tortuose che s’inerpicano sulle colline. Sedici funicolari costruite tra fine Ottocento e inizio Novecento collegano le due parti e costituiscono una delle attrattive più originali. Fulcro della città bassa è il Barrio del Puerto, dove si trovano i resti coloniali ancora visibili della città e Plaza Sotamayor, residenza estiva del presidente e sede del governo provinciale. Da Plaza Sotamyor ha inizio Calle Prat, la via sulla quale si affacciano numerosi istituti bancari e finanziari e musei, come ad esempio il neoclassico Palacio Lyon. La cosiddetta città alta si presenta in case in legno colorato appartenute un tempo agli immigrati europei, con molteplici esempi di architettura di inizio novecento, e alcuni musei di grande interesse. Ancora nella città alta si trova La Sebastiana, una delle case di Neruda, quella che ha frequentato meno, ma che più si avvicina all’anima dell’artista.

Viña del Mar si estende lungo la costa dell’Oceano Pacifico, nella Regione di Valparaíso. Ad attirare i numerosi turisti, cileni e non, in questa vivace città sono le spiagge, i lussuosi casinò e le molteplici attività d’intrattenimento. Il centro della città, fin dall’origine, si estende intorno alla ferrovia accanto alle strade Alvares e Viana. Quest’ultime si fusero in una sola grande strada in seguito all’inaugurazione della metropolitana, nel novembre del 2005. Il commercio di Viña del Mar si concentra in due moderni shopping center, Viña Shopping Center e Mall Marina Arauco, mentre i negozi più costosi, le boutique, i ristoranti e le gelaterie sono dislocate lungo la pittoresca via Valparaiso. Nella parte più antica della città si incontra la Quinta Vergara, un bellissimo parco pubblico che ospita il palazzo omonimo. Qui, nel mese di febbraio, vi si svolge il Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar, gemellato con il festival della canzone italiana di Sanremo. Poco fuoir città, verso sud-est si trova il Jardin Botanico Nacional, dove su circa 400 ettari trovano posto più di 3000 specie di piante sia native sia esotiche. Vina del Mar è anche una popolare località marittima. Il clima è prevalentemente di tipo mediterraneo e le acque placide delle spiagge di sabbia, tra le quali ricordiamo Renaca, Miramar e Las Salinas, sono il luogo ideale per una vacanza in famiglia.

Si tratta di una delle più belle regioni del Cile, con vulcani, ghiacciai, foreste e cascate dominati dalla Cordillera Andina. Si estende per circa 350 chilometri attraverso la Region de Araucania e la Region de los Lagos. Le città più importanti sono, da nord a sud, Temuco, Valdivia, Osorno e Puerto Montt. Geograficamente l’Araucania è divisa in 3 fasce parallele che l’attraversano in direzione nord-sud: a est la Cordillera Andina costituita in gran parte da coni vulcanici, al centro la valle centrale e a ovest la Cordillera de la Costa. Una fitta serie di laghi punteggia la parte meridionale della regione. Le abbondanti precipitazioni alimentano i corsi d’acqua e consentono la formazione di vaste foreste di conifere e piante tropicali. Anticamente era abitata dalle popolazioni picunche e mapuche che resistettero facilmente alla conquista degli spagnoli e che riuscirono a tenere nelle loro mani il territorio ancora per molto tempo. Gli spagnoli infatti trovarono molto difficile impossessarsi dei territori, riuscendo a mantenere il controllo solamente su Valdivia. Solo nella metà dell’Ottocento in seguito ad alcuni accordi tra il governo cileno e gli indios la zona divenne sicura anche per gli europei (in particolare tedeschi), che si stanziarono nella zona. La colonizzazione e l’immigrazione divenne progressivamente sempre più alta fino alla costruzione a fine Ottocento della stazione ferroviaria per collegare questi splendidi luoghi con le città circostanti. Oggi l’economia locale si basa sull’agricoltura, l’allevamento, la pesca e lo sfruttamento del legname, anche se negli ultimi anni si è assistito a un forte incremento del turismo nazionale e internazionale.

l Parco Nazionale Alerce Andino è situato nella regione di Los Lagos, a circa 46 km dalla città di Puerto Montt e si estende per 40000 ettari. Il parco è caratterizzato dalla grande presenza di alerce, una conifera ad alto fusto che cresce a più di 700 metri sul livello del mare e che è straordinariamente longeva. L’area protetta custodisce anche molti animali selvatici, tra i quali il pudu, la scimmia di montagna, il puma, le puzzole, il condor e molte altre specie. La vetta più alta è il Cerro Curtado con i suoi 1500 metri di altezza. Il villaggio dove è collocato è molto poco popolato, accoglie infatti solamente 1000 abitanti.

Il parco è stato istituito nel 1959 ed è coperto per la metà da un campo di ghiaccio immenso noto come Campo de Hielo Norte e da numerosi iceberg; si compone poi di diciotto altri ghiacciai in cima al ghiacciaio San Rafael e contiene oltre 250 laghi e lagune. Troviamo successivamente il Monte San Valentín, la vetta più alta nel sud delle Ande (4058m) che sovrasta l’altopiano ghiacciato. La laguna può essere raggiunta solamente attraverso una stretta insenatura lunga 170 chilometri. Il clima è particolarmente umido ma comunque abbastanza mite. La fauna è molto ricca di specie diverse tra le quali l’anatra vapore, l’albatro dal sopracciglio nero, i famosi pinguini di Magellano, lontre, otarie, elefanti marini, puma e volpi; se si è fortunati si possono anche avvistare specie tipiche dei climi tropicali quali pappagalli e colibrì. Un paradiso immerso nelle Ande che regala panorami mozzafiato che rimangono nel cuore di chi li visita e ha la fortuna di ammirarli.

Situata sulla costa a nord dello Stretto di Magellano, Punta Arenas è una città pulita e moderna con una storia inusuale basata sul commercio marittimo, sull’allevamento di pecore e più recentemente sull’estrazione di petrolio. È il punto di partenza più comune per le crociere marittime verso la Terra del Fuoco, i fiordi e i ghiacciai della Patagonia. A nord si trovano Puerto Natales ed il Parco Nazionale Torres del Paine. Durante il Pleistocenico, grandi ghiacciai scavarono profonde valli dalle pareti verticali nella Cordigliera delle Ande; con il ritirarsi dei ghiacciai, aumentò il livello del mare e inondò le valli più vicine alla costa, creando un estenso sistema di fiordi e canali. Con abbondanti piogge provenienti dall’Oceano Pacifico, questi fiordi ospitano magnifici boschi di larici millenari. Cascate, abbondante fauna marittima e acque termali costiere trasformano i fiordi della Patagonia in un luogo fondamentale per fare delle crociere e delle spedizioni marittime in kayak. Terra del Fuoco, così nominata da Hernando di Magellano e dall’equipaggio durante il suo storico primo viaggio attorno alla terra, è un’enorme isola, la più grande del Sudamerica, e si trova alla fine del continente. Verso sud, attraversando il Canale Beagle, c’è Puerto Williams, unico insediamento di Isola Navarino e il villaggio più australe al mondo. La città di Puerto Natales si trova sulla costa del seno Skyring e recentemente si è sviluppata grazie al turismo generato dal vicino Parco Torres del Paine e da altri parchi nazionali accessibili solo con crociere marittime. La maggior parte dei visitatori volano verso l’aeroporto della vicina città di Punta Arenas. Il centro si sviluppa attorno a Plaza Munoz Gamero e vi si ammirano diversi tipi di architettura che risalgono al periodo di splendore del Novecento. Numerosi sono anche gli edifici sempre risalenti allo stesso periodo, fra cui la Casa Braun-Menendez, residenza delle più importanti famiglie del luogo. Di un certo interesse è il Cemeterio Municipal dove sono custodite le tombe di personaggi illustri, alcuni immigrati dall’europa. Nel caso dei musei troviamo poi il Museo Regional Salesiano Mayorino Borgatello e il Museo Naval e Marittimo. Infine l’Istituto de la Patagonia che custodisce numerosi macchinari agricoli provenienti dall’Europa e la ricostruzione di una casa pioniera.

Il pinguino di Magellano

L’italiano Pigafetta fu tra i primi ad avvistare il cosiddetto Pinguino di Magellano, l’unico esemplare di pinguino che abita stabilmente la Patagonia. Alto 70 centimetri, con una corporatura robusta, ha il piumaggio impermeabile di colore nero sulla testa, bianco sul dorso con due strisce nere sul ventre. Le zampe sono palmate e le ali molto piccole. La sua esistenza è scandita da due cicli ben precisi, uno in mare e l’altro (quello riproduttivo) a terra. Il ciclo riproduttivo avviene in agosto quando i maschi costruiscono il nido. Poi all’inizio di settembre vengono raggiunti dalle femmine e dopo il corteggiamento e l’accoppiamento verso fine settembre e l’inizio di ottobre vengono deposte le uova; verso fine ottobre le uova si schiudono. Nei primi tre mesi di vita i piccoli dipendono totalmente dai genitori. Verso i primi di marzo, quando i piccoli sono ormai cresciuti, i pinguini procedono ad abbandonare la terraferma per tornare nell’oceano. Questi simpatici pinguini si possono anche trovare nella Peninsula Valdes e nelle Isole Falkland.

Dichiarato Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 1978, il Parco Nazionale Torres del Paine (situato nella XII Regione di Magellano, Cile), è internazionalmente riconosciuto come uno dei luoghi più belli, senza contaminazione e unici del pianeta. Le sue principali attrazioni sono rappresentate dal suo rilievo spettacolare, dai suoi bellissimi laghi, dalla flora e dalla fauna che lo trasformano in un luogo ideale per la pratica dell’ecoturismo e degli sport di avventura. Il Parco dista circa 2500 chilometri da Santiago del Cile. Le caratteristiche della geografia del sud del paese e il suo clima, hanno permesso a Torres del Paine di trasformarsi in un punto di ritrovo per chi ama l’emozione e l’avventura. Nonostante la lontananza dalla capitale, nella zona esiste un’eccellente infrastruttura turistica e alberghiera. Nelle città di Punta Arenas e Puerto Natales, città di passaggio quasi obbligatorio per arrivare a Torres del Paine, l’offerta è variegata tanto nel prezzo come nella qualità. All’interno del Parco, ci sono le locande Pehoé, Lago Grey e Las Torres, oltre all’Hotel Explora, a 5 stelle. Il parco vale la pena di essere visitato per numerosissimi motivi qui elencati. Possiede un clima transandino molto instabile, con forti venti anche in estate (fra dicembre e febbraio). La temperatura media in estate è di 10.8°C, con una minima di 0.8°C e una massima di 23.5°C. Il livello medio di precipitazioni è di 700 mm annuali, e l’altitudine varia dai 50 ai 3050 metri sul livello del mare. Indubbiamente una delle maggiori attrazioni del parco è il Massiccio del Paine, formato per la maggior parte da granito, la cui origine risale a 12 milioni di anni fa. La maggior altezza è rappresentata dal Monte Paine Grande (3.050 metri sul livello del mare), anche se le vette più rappresentative e famose del parco, sono quelle chiamate “Cuernos” e “Torres” del Paine. A causa della vicinanza al Campo de Hielo Sur, il parco possiede innumerevoli fiumi, lagune e laghi che devono la loro formazione al disgelo dei ghiacciai che lo compongono. Fra i laghi degni di nota vi sono Sarmiento, Nordenskjold, Pehoé, de Grey, Paine e Dickson. I fiumi più grandi sono il Pingo, il Paine, il Serrano e il Grey. Il più importante è il Paine che nasce nel Lago Dickson, nell’estremo nord, costeggia il massiccio da est, attraversando diversi laghi, per terminare nel Lago Toro, nell’estremo sud della riserva. Durante il suo percorso, il letto del fiume dà origine a tre spettacolari salti: Paine, Salto Grande e Salto Chico. La vegetazione del parco varia a seconda della zona. Le specie più comuni sono la mata barrosa, il calafate (specie di berberis), il cisto ed il coirón, il capachito e le orchidee. Esistono anche dei piccoli boschi di lenga e coigüe nelle zone vicine al Lago Pehoé e cammino al Lago Grey. Fra gli animali più comuni che abitano il parco ci sono guanachi, struzzi, condor, puma, volpi grigie, oltre ad una gran varietà di uccelli principalmente nei laghi e nelle lagune. Sono stati abilitati diversi sentieri di escursione attraverso i posti più belli dell’area protetta. Questi, sono sicuri e protetti, pensati per il turista che desidera camminare, vedere e fotografare. Ciò nonostante, per quelli che vogliono osare di più, a Torres del Paine si possono realizzare diverse attività collegate con il turismo d’ avventura: arrampicate, kayak, rafting e trekking.

A 2.500 chilometri da Santiago si trova Puerto Natales, uno dei paesini più australi del paese andino. La principale attrazione di Natales è la sua vicinanza al Parco Nazionale Torres del Paine, riconosciuto dagli alpinisti di tutto il mondo come uno dei più belli d’America. Sebbene esiste la possibilità di alloggiare direttamente a Torres del Paine, Puerto Natales riunisce altre attrazioni per le quali vale la pena conoscerlo. Lo stile pittoresco delle sue costruzioni, l’accoglienza della sua gente e i frutti di mare freschi che si possono degustare nei ristoranti, fanno di questo paesino di pescatori un luogo ameno e confortevole. Inoltre, da Puerto Natales si possono fare delle escursioni in barca e navigare verso i ghiacciai Serrano e Balmaceda, ripercorrendo il Canale de las Montañas e alcuni fiordi. Un’altra alternativa è quella di visitare i numerosi ghiacciai che popolano il Parco Nazionale Bernardo O’Higgins e il Campo di Hielo Sur. Ventiquattro chilometri al nord di Puerto Natales, si trova la Cueva del Milodón, dove furono trovati i resti di una specie animale che risale a 10.383 anni fa. Più di un secolo fa, il colono tedesco Hermann Eberhard trovò all’interno di questa grotta un pezzo di pelle secca di 1,5 metri di lunghezza e 0,90 di larghezza. Solo nel 1951, i ricercatori analizzarono le ossa che erano attaccate a quella pelle e conclusero che si trattava di un milodonte, una specie preistorica di terra che raggiungeva i 2,5 metri di altezza e le 3 tonnellate di peso. Oggi, c’è un museo eretto all’ingresso della grotta, che permette di conoscere più a fondo le origini di questo animale e la sua storia. L’attrazione principale è il Museo Historico Municipal, vale poi la pena fare una passeggiata sul lungo mare Costanera Pedro Mont.

L’ Isola di Pasqua, o Rapa Nui, è un’isola incantevole al centro dell’oceano Pacifico, a quasi 5000 Km dal Cile e altrettanto dalle isole della Polinesia. L’isolamento geografico le ha fatto guadagnare l’appellativo di “ombelico del mondo” e ha permesso una particolare evoluzione culturale. Fare un viaggio a Rapa Nui è un’esperienza unica dal punto di vista archeologico e umano. Le famose statue giganti dei Moai, con lo sguardo vacuo perso nell’infinito catturano l’attenzione di migliaia di visitatori. La capitale di Rapa Nui è Hanga Roa, l’unico insediamento urbano: il resto del territorio, 117 Kmq in tutto, è costituito dal parco archeologico e da terre di proprietà del governo cileno. Ad Hanga Roa le strade sono larghe, le case basse e distanziate le une dalle altre, i marciapiedi sono costituiti ai fianchi da molta vegetazione di tipo europeo. Le poche auto e motociclette sono quasi tutte taxi o vetture in affitto a turisti. In definitiva la cittadina è abbastanza estesa e per andare da un capo all’altro a piedi ci vuole più di mezz’ora. Per vedere le bellezze dell’Isola di Pasqua bastano 3 o 4 giorni, ma per entrare un po’ più in contatto con l’anima di Rapa Nui può non bastare una settimana. I siti archeologici a Rapa Nui sono ovunque: l’isola è un museo a cielo aperto e vale la pena vederli tutti. L’archeologia a Rapa Nui è incentrata sui Moai e sugli ahu, sui geoglifi e sul culto dell’uomo uccello. I siti più belli e interessanti da vedere sono: il sito del villaggio di Orongo e il Rano Kao, il centro più importante del culto dell’uomo uccello; il vulcano Raraku (Rano Raraku), il luogo dove venivano estratti e scolpiti i Moai; i vari ahu con i moai sparsi sull’isola, tra i quali gli spettacolari Ahu Tongariki e Ahu Te Pito Kura. Assolutamente da non perdere la spiaggia di Anakena, una spiaggia caraibica con sabbia bianca circondata da palme e moai. Gustosi piatti tipici da non perdere sono: Rape Rape: un crostaceo a metà tra l’aragosta e gli scampi. E’ eccellente cotto alla piastra. Empanada de Atun: tipica dell’isola, questa empanada è generalmente fritta, ripiena di cubetti di tonno soffritti con la cipolla. Di particolare rilievo è l’artigianato ligneo. Nella chiesa cattolica di Hanga Roa (l’unica dell’isola) si trovano spettacolari statue intagliate in legno (come la statua di Padre Pio), così come sono molti i locali o le case private in cui i pergolati sono sorretti da enormi pali in legno magnificamente scolpiti.

I Moai sono certamente i reperti archeologici più conosciuti di Rapa Nui: si tratta di statue, busti enormi di tufo monoblocco con visi sproporzionati rispetto al resto del corpo, magnetici, con il loro sguardo vacuo perso nel vuoto. La particolarità dei Moai a parole, può essere resa solo descrivendone le dimensioni: dai 2 m dei più piccoli, al più grande mai realizzato alto 21 m. Pur se simili gli uni agli altri, i moai sono tutti diversi tra loro: le mani e le braccia appena accennate raccolte sulla pancia, il naso e le orbite molto marcati. Le statue venivano scavate direttamente nella roccia del vulcano Raraku (Rano Raraku) e da lì trasportate al sito di collocazione. Su come fossero trasportate ci sono molte teorie, sebbene la tradizione orale vuole che i moai raggiungessero il loro ahu “camminando”, il che fa supporre che venissero spostati in piedi con un movimento ondeggiante. Gli abitanti iniziarono a scolpire moai già dai primi secoli del loro arrivo, ma resta nel mistero il perché ad un certo punto interruppero del tutto la creazione di moai lasciandone tantissimi incompiuti. La tradizione orale racconta che i primi abitanti, provenienti da una qualche isola polinesiana, sbarcarono sull’isola con il re Hotu Matua alla spiaggia di Anakena nel 450 d.C. circa. Con il passare dei secoli il numero degli isolani crebbe e gli orti e le coltivazioni intensive dovevano sostenere una casta di operai e artigiani che scolpivano i moai e una casta di guerrieri. Quando però lo sfruttamento delle risorse, il disboscamento per il trasporto dei moai e l’aumento demografico raggiunsero l’apice, ebbero inizio i primi conflitti tra i clan per il possesso del territorio e delle risorse, che sfociarono dopo un secolo di conflitti in una vera e propria guerra (XVII secolo), durante la quale i clan si distrussero a vicenda e molti ahu con i sovrastanti moai furono abbattuti.

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